Sono oltre una cinquantina i Comuni della provincia di Varese che domenica 24 settembre dalle 9 alle 12 verranno collegati a turno con la sala operativa della Prefettura, per testare la funzionalità della rete delle radiocomunicazioni alternative di emergenza coordinata dalla sezione varesina dell’Ari, Associazione radioamatori italiani.
Si tratta del primo gruppo di enti locali coinvolti in questa nuova esercitazione, la numero 34, prova di operatività delle antenne Vhf collocate in ogni municipio, pronte ad entrare in azione a supporto delle attività istituzionali in caso di calamità che comportino la compromissione del funzionamento della normale rete telefonica, argomento di strettissima attualità viste anche le conseguenze del maltempo di questa anomala estate sul Varesotto.
Lo stesso prefetto Salvatore Pasquariello si è rivolto con una lettera a tutti gli enti coinvolti nell’esercitazione, ricordando che “il sistema della protezione civile si avvale anche dell’Ari per garantire le radiocomunicazioni alternative di emergenza, Rete Zamberletti, a supporto delle istituzioni del territorio al verificarsi di emergenze che possono compromettere la funzionalità della rete telefonica sia fissa che mobile”.
Di qui l’invito alla partecipazione attiva con collegamenti e ricognizioni di impianti e dotazioni. Al termine dovrà essere “certificata” la piena funzionalità del sistema. E la sua pronta operatività.
La prova precede di pochi giorni quella prevista per giovedì 28 settembre a livello nazionale, con il collegamento prima in digitale e poi in fonia tra le prefetture italiane (una ventina e una quarantina quelle chiamate a partecipare nei due gruppi: inizio delle comunicazioni alle ore 19, collegata anche nave San Giorgio della Marina Militare oltre alle strutture nazionali della Prociv), esercitazione che da un quarantennio viene mantenuta in funzione per la stessa finalità con un complesso sistema operativo che di recente è stato intitolato al suo fondatore con il nome appunto di “Rete Zamberletti”.
Dal 1981 sono state effettuate ben 469 prove di collegamento con le prefetture di tutta Italia, responsabile della rete Giovanni Romeo, varesino, già alla guida dell’Ari locale, che ebbe all’epoca dallo stesso Zamberletti, anch’egli radioamatore, l’incarico di coordinare le esercitazioni.
Eccezionale mobilitazione d’inizio autunno, insomma, per l’Ari, con una doppia prova in grado di verificare la piena funzionalità di una rete locale e nazionale, organizzata in piena intesa con la Protezione civile. La prova nazionale è arrivata alla 470esima edizione, 34 sono invece fin qui le prove realizzate a carattere provinciale.
“Con un notevole sforzo organizzativo, supportato dalla grande disponibilità ed esperienza di numerosi soci Ari presenti nei Comuni interessati e in tutte le Prefetture – ricorda Romeo – siamo riusciti a garantire test fondamentali per assicurare l’efficienza di un sistema alternativo di radio comunicazioni sempre più prezioso in caso di emergenze, d’intesa con Prefettura, Provincia e Protezione civile: si tratta ora di migliorare ulteriormente l’efficienza di un servizio destinato a rafforzarsi, nel segno di una moderna protezione civile, proprio quella che Zamberletti auspicava”.
Il tutto nella piena collaborazione tra la rete stessa e le prefetture di tutta Italia, nel quadro di quella struttura nata proprio con l’allora ministro varesino e divenuta col tempo un servizio fondamentale per la comunità.